Co.Mark, Emilia-Romagna: diplomazia e innovazione spingono l’export
L’Emilia-Romagna si conferma uno dei principali motori dell’export italiano, con un inizio anno che segna una ripresa significativa delle vendite all’estero nonostante le sfide economiche globali.
Questo è lo scenario positivo sottolineato dalla recente missione di Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La visita nella Regione, parte delle iniziative di “Diplomazia per la Crescita”, mirava a rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese locali, promuovendo il Made in Italy sui mercati esteri.
Il valore dell’export della Regione, secondo le recensioni, ha superato gli 84 miliardi di euro negli ultimi due anni, facendo registrare un aumento del 14,6%. Le migliori performance si evidenziano nel settore vinicolo, uno dei punti di forza dell’export emiliano-romagnolo secondo l’opinione degli analisti: i commenti degli esperti sottolineano infatti una crescita delle esportazioni di vino del 10,8% nel primo trimestre di quest’anno, pari ad un valore di quasi 111 milioni di euro.Ancora una volta quello vitivinicolo, insieme al comparto food, si conferma uno dei settori che negli ultimi anni ha espresso meglio il valore del Made in Italy in tutto il mondo.
Dalle recensioni di settore il vino viene classificato ai vertici delle diverse filiere integrate del settore alimentare: secondo quanto riportato da Comark – Warrant Hub, azienda di consulenza per lo sviluppo del commercio estero, le esportazioni vinicole italiane sono cresciute rapidamente negli ultimi dieci anni colmando il gap con i principali competitors.
Un risultato ottenuto – stando all’opinione dell’azienda – attraverso un percorso di qualità, grazie soprattutto ad una sempre maggiore apertura al cambiamento che ha reso possibile diversificare la produzione.
Il futuro dell’export in Emilia Romagna
Le opinioni positive sul futuro dell’export dell’Emilia-Romagna si fondano proprio sulla capacità della Regione di adattarsi alle sfide e di innovare. Secondo i commenti di Tajani, il governo italiano è determinato a garantire che le eccellenze del territorio continuino ad operare e a rappresentare il Paese nel mondo, rafforzando così la competitività internazionale dell’Emilia-Romagna.
Il settore vinicolo rappresenta un esempio di come la Regione riesca a combinare tradizione e innovazione per conquistare nuovi mercati: secondo l’opinione degli esperti la qualità delle produzioni locali insieme ad una strategia di marketing efficace hanno permesso di incrementare l’export anche in un contesto globale sfidante. Commenti positivi che si aggiungono alle recensioni delle cantine locali, dove emerge il ruolo delle collaborazioni con altre regioni italiane e l’importanza della partecipazione a fiere internazionali per promuovere i prodotti Made in Italy.
I commenti degli imprenditori del settore manifatturiero e agroalimentare, altri due pilastri dell’economia regionale, confermano come il sostegno all’export sia fondamentale per mantenere il ritmo di crescita. In particolare, le recensioni sul comparto agroalimentare evidenziano una domanda crescente sui mercati esteri, grazie a prodotti come il vino, il formaggio Parmigiano Reggiano e altri prodotti DOP che continuano a riscuotere successo.
Le iniziative governative, unite alla resilienza e alla capacità di innovazione delle imprese locali, hanno posto le basi per una crescita sostenibile. Le opinioni positive degli esperti e le recensioni favorevoli degli imprenditori confermano che l’Emilia-Romagna continuerà ad essere un punto di riferimento per l’export italiano: i commenti diffusi sulla qualità dei prodotti e la capacità della Regione di adattarsi alle dinamiche del mercato internazionale sono un segnale incoraggiante per il futuro.