RSA: l’importanza di queste strutture per la stimolazione cognitiva
L’invecchiamento è uno stadio inevitabile. In questo momento della vita, una persona è maggiormente soggetta a un declino cognitivo. Di questo ce ne si può rendere conto se si ha in famiglia un genitore, uno zio o un nonno anziano. Prendersi cura dei propri cari anziani e cercare di mantenere attive le funzioni cerebrali (o quanto meno di non farle peggiorare ulteriormente) tuttavia è possibile, grazie alla stimolazione cognitiva, una pratica non a caso abbracciata anche dalle RSA.
Ma cos’è esattamente questo trattamento e in che modo queste strutture possono essere fondamentali?
Che cos’è la stimolazione cognitiva
Quando parliamo di stimolazione cognitiva ci riferiamo a tutta quella serie di attività pensate per mantenere e/o migliorare le capacità cognitive di una persona. Queste potrebbero essere le capacità mnemoniche, di attenzione, di linguaggio o ancora di problem-solving.
Per gli anziani, in particolare, avere degli stimoli che possano mantenere attivo il cervello può essere di grande aiuto, giacché potrebbero rallentare il declino cognitivo, e quindi l’accentuarsi o il verificarsi di una demenza. Va da sé, quindi, che queste attività migliorano di conseguenza la qualità della vita con gli obiettivi di:
- Contrastare il declino delle capacità mentali;
- Aiutare gli anziani a svolgere le attività quotidiane in modo autonomo;
- Ridurre lo stress e migliorare l’umore;
- Creare opportunità di interazione sociale e ridurre l’isolamento.
L’applicazione delle principali attività di stimolazione cognitiva nelle RSA
Nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, come le Rsa Anni Azzurri in Emilia-Romagna, la stimolazione cognitiva è una componente importante. Con il supporto di personale qualificato, vengono proposte ai pazienti numerose attività con il fine di dar loro un ambiente stimolante. Tra queste si possono citare:
- Esercizi di memoria, come giochi di associazioni di parole;
- Attività di problem-solving, come cruciverba o puzzle;
- Esercizi di linguaggio, come letture, scrittura, e conversazioni guidate;
- Attività fisiche, tramite piccoli esercizi che combinano movimento e pensiero, come il ballo;
- Attività sociali, come giochi di società e discussioni tematiche.
RSA e stimolazione cognitiva: uno studio dimostra l’efficacia
Uno studio italiano di qualche anno fa, condotto dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università degli Studi di Padova, ha valutato l’efficacia della terapia di stimolazione cognitiva (CST) in Italia sugli anziani con demenza, da lieve a moderata. L’obiettivo era osservare i benefici a breve termine (dopo il trattamento) e a lungo termine (tre mesi dopo).
Lo studio ha coinvolto anziani di 16 RSA, suddivisi in due gruppi:
- Gruppo CST: 123 partecipanti;
- Gruppo di controllo, cioè che ha continuato a seguire le normali cure: 102 partecipanti.
Gli aspetti valutati includevano:
- Funzionamento cognitivo generale, con test come il Mini-Mental State Examination (MMSE) e l’Alzheimer’s Disease Assessment Scale-Cognitive subscale (ADAS-Cog);
- Linguaggio: con il Narrative Language Test;
- Umore e comportamento, con scale come la Cornell e il Neuropsychiatric Inventory;
- Funzionamento nella vita quotidiana, con il Disability Assessment for Dementia;
- Qualità della vita, con la Quality of Life-Alzheimer’s Disease scale.
I risultati sono stati incoraggianti. Dopo il trattamento e a tre mesi di distanza, i punteggi MMSE del gruppo CST sono rimasti stabili, mentre quelli del gruppo di controllo sono leggermente diminuiti. Il gruppo CST ha mostrato miglioramenti a breve termine anche in altri test cognitivi e di linguaggio, oltre che in quelli relativi a umore e comportamento. Questi benefici, come se non bastasse, sono stati generalmente mantenuti nel tempo.
Lo studio ha quindi dimostrato anche come le RSA che integrano nei propri programmi attività di stimolazione cognitiva possano fare la differenza per il benessere mentale e non solo degli anziani, migliorando di gran lunga la loro vita.
Ecco perché potrebbe essere una buona idea, quando arriva il momento di fare queste considerazioni, optare per una RSA che possa supportare anche da questo punto di vista i propri cari, leggendo sempre nel dettaglio i servizi proposti.