L’importanza del medico competente in ambito lavorativo
Il medico competente è una figura professionale di grande rilievo definita dal D.Lgs. 81/08. Questo specialista lavora a stretto contatto con il datore di lavoro e l’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) per assicurare la salute e la sicurezza dei dipendenti in azienda.
Quando è obbligatorio nominarlo?
La nomina del medico competente è obbligatoria in specifici casi, tra cui:
- Lavori con esposizione a rischi come rumore, sostanze chimiche, vibrazioni e altri agenti pericolosi.
- Lavori d’ufficio che comportano l’uso di videoterminale per più di 20 ore a settimana.
- Lavori notturni.
Chi lo nomina?
È responsabilità del Datore di lavoro nominare il medico competente attraverso una lettera di incarico formale che deve contenere dettagli specifici quando l’azienda è soggetta a sorveglianza sanitaria come esposto nel paragrafo precedente. In sintesi questo si verifica quando per legge devono essere effettuati accertamenti preventivi e periodici per tutelare la salute dei lavoratori . Il Testo unico prevede che il mancato rispetto di questa regolamentazione comporta sanzioni severe, che possono includere ammende pecuniarie fino a 10.000€ e penali con arresto da 3 a 6 mesi. Il medico competente per poter svolgere tale mansione deve essere iscritto nell’elenco nazionale dei medici competenti, deve aver maturato in 3 anni 150 crediti, di cui almeno il 70% (105) nella disciplina “medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro”.
Obblighi del datore di lavoro e del medico competente
Il datore di lavoro deve mettere a disposizione del medico competente tutte le informazioni riguardanti i rischi lavorativi, l’organizzazione e le misure preventive adottate in azienda. Il medico, a sua volta, ha il compito di mantenere una cartella sanitaria per ogni dipendente e di effettuare diverse tipologie di visite mediche, dall’assunzione alle visite periodiche e specialistiche.
Giudizio del medico competente
Dopo le visite, il medico competente può rilasciare vari gradi di idoneità lavorativa: idoneità, idoneità parziale, idoneità temporanea, o idoneità permanente. È suo dovere informare il lavoratore e il datore di lavoro sui risultati delle analisi e della sorveglianza sanitaria. Inoltre interviene in tutti quelle occasioni come:
- Cambio di mansioni
- Cessazioni del rapporto di lavoro
- Su richiesta del lavoratore, qualora correlato a rischi professionali o alle condizioni di salute
- Alla ripresa del lavoro qualora il lavoratore, per motivi di salute, rimanga assente dal lavoro per un periodo superiore ai 60 giorni consecutivi.
Implicazioni pratiche e strategiche
Il medico competente non solo si limita a effettuare visite mediche, ma può anche fornire consigli pratici su come migliorare l’ambiente di lavoro. Può, ad esempio, suggerire modifiche ergonomiche o raccomandare interventi specifici per ridurre i livelli di stress e affaticamento. Il medico competente deve agire quindi fattivamente con la vita aziendale, non è una delle delle tante figure formali che la legge impone di avere. Tanto è vero che in caso di negligenza ,errata od omessa valutazione dei rischi o mancanze di documenti o della loro trasmissione può essere sanzionato sia dal punto di vista amministrativo che penale.
Vantaggi di una corretta gestione sanitaria
Avere un medico competente è vantaggioso non solo per i lavoratori ma anche per l’azienda. Una corretta gestione della salute può ridurre l’assenteismo, migliorare la produttività e contribuire positivamente alla reputazione aziendale.
Conclusione
In definitiva, il medico competente è una figura insostituibile per la tutela della salute e della sicurezza nel posto di lavoro. La sua nomina è obbligatoria in determinate circostanze e sancita da leggi severe. Avere un medico competente è un investimento non solo etico ma anche economico, poiché contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo.