Parvovirosi canina: sintomi, diagnosi e gestione
La parvovirosi canina è una malattia virale che colpisce i cani di tutte le età, ma soprattutto i cuccioli. È causata dal parvovirus del cane (Cpv-2) ed è altamente contagiosa e potenzialmente letale. In questo articolo, esamineremo i sintomi, la diagnosi e la gestione della parvovirosi canina, nonché le misure preventive.
Sintomi della parvovirosi canina
Il periodo di incubazione del virus solitamente dura da una a due settimane, e i sintomi clinici includono febbre, abbattimento, perdita di appetito, vomito e diarrea emorragica. La diarrea può essere così grave da portare a disidratazione e shock ipovolemico. Inoltre, i cani infetti possono manifestare dolori addominali, apatia e debolezza.
I cuccioli sono particolarmente vulnerabili al virus durante la cosiddetta “finestra di vulnerabilità”, che è il periodo in cui possono essere infettati dal virus di campo prima di essere completamente immunizzati dal vaccino. Pertanto, i proprietari di cani dovrebbero sempre monitorare da vicino la salute dei loro cuccioli e portarli dal medico veterinario se notano qualsiasi segno di malattia.
Diagnosi della parvovirosi canina
La diagnosi della parvovirosi può essere confermata attraverso test di laboratorio. Il test dell’antigene del virus nelle feci è un metodo semplice ed economico per rilevare la presenza del virus. In alternativa, il test sierologico può essere utilizzato per rilevare gli anticorpi contro il virus nel sangue del cane. Tuttavia, questo test è meno affidabile del test dell’antigene fecale e richiede in genere più tempo per generare risultati.
Gestione della parvovirosi canina
Non esistono trattamenti specifici per la parvovirosi canina. La gestione si concentra sulla terapia di supporto, che può includere fluidoterapia, correzione della disidratazione, trattamenti per ipoglicemia ed anomalie elettrolitiche, farmaci antiemetici, analgesici, antielmintici e antibiotici in caso di infezioni batteriche secondarie. Inoltre, il supporto alimentare enterale può essere necessario.
È stato dimostrato che l’uso di prebiotici e probiotici può contribuire alla gestione delle disturbi gastroenterici nei cani, migliorando il microbiota intestinale e il benessere dell’intestino. Inoltre, l’integrazione di prebiotici e probiotici durante la gravidanza delle cagne è stata associata a un colostro con maggiori proprietà immunitarie, il quale contribuisce a una migliore risposta difensiva del sistema immunitario del cucciolo.
Prevenzione della parvovirosi canina
La profilassi vaccinale è essenziale per prevenire la parvovirosi canina. Il vaccino contro il parvovirus è considerato uno dei vaccini core per i cani, poiché protegge da una malattia grave e potenzialmente letale presente in tutto il mondo. È importante seguire le indicazioni del medico veterinario riguardo alle vaccinazioni e rispettare il calendario vaccinale sia per i cuccioli che per i cani adulti.
Inoltre, l’igiene ambientale è fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione indiretta. Il virus è particolarmente resistente nell’ambiente esterno e può sopravvivere per oltre un anno. La trasmissione avviene principalmente per contatto diretto da un cane infetto a un altro, attraverso le feci. Tuttavia, il virus può anche essere trasmesso attraverso oggetti contaminati. Pertanto, è importante tenere il cane lontano da aree dove si trovano feci di altri animali, lavare regolarmente le mani dopo aver manipolato oggetti o animali potenzialmente infetti, e disinfettare le superfici egli oggetti con cui il cane entra in contatto regolarmente. Inoltre, è consigliabile evitare il contatto del cane con animali infetti o sospetti tali.
Le razze più suscettibili all’infezione da parvovirus includono Rottweiler, Dobermann, American Pit Bull Terrier, Pastore tedesco e English Springer Spaniel. Alcuni fattori che favoriscono l’infezione includono l’introduzione di cani infetti in ambienti affollati come canili, rifugi, esposizioni o negozi di animali, lo stress, la scarsa igiene ambientale e la presenza di parassiti intestinali.
Una volta contratta l’infezione, è importante gestire adeguatamente il cane infetto in base all’andamento della malattia e alla prognosi. Tuttavia, la prevenzione è ancora la migliore strategia per proteggere il cane dalla parvovirosi. In particolare, i proprietari di cani dovrebbero sempre assicurarsi di vaccinare i loro animali contro la malattia e di mantenere un ambiente pulito e igienico.
Conclusioni
In sintesi, la parvovirosi del cane è una malattia virale altamente contagiosa e potenzialmente letale che colpisce i cani di tutte le età, ma soprattutto i cuccioli. La prevenzione attraverso la vaccinazione e l’igiene ambientale sono fondamentali per proteggere il cane dalla malattia. In caso di sospetta infezione, è importante rivolgersi immediatamente al medico veterinario per la diagnosi e la gestione adeguata della malattia.
Inoltre, i proprietari di cani dovrebbero sempre monitorare da vicino la salute dei loro animali e portarli dal medico veterinario se notano qualsiasi segno di malattia. Con una corretta gestione e prevenzione, è possibile proteggere il cane dalla parvovirosi e garantire la sua salute e il suo benessere a lungo termine.