Sprinkler: come funzionano e perché sono essenziali per la sicurezza

Gli impianti sprinkler sono sistemi automatici progettati per rilevare la presenza di un incendio e intervenire immediatamente attraverso l’erogazione di acqua. Come spiegano gli esperti della ditta di antincendio antincendionatalini.com, la loro funzione principale è contenere o spegnere l’incendio nella fase iniziale, evitando che si propaghi e riducendo i danni.
Un sistema sprinkler è composto da tubazioni in cui l’acqua è mantenuta in pressione e da erogatori, detti sprinkler, installati strategicamente in punti critici dell’edificio, solitamente sul soffitto. Ogni erogatore è dotato di un elemento termosensibile, che si attiva solo quando rileva temperature superiori a una soglia predeterminata. Questo approccio selettivo consente di limitare l’erogazione dell’acqua alle sole aree coinvolte dall’incendio, riducendo al minimo i danni collaterali.
L’efficacia degli impianti sprinkler è comprovata: secondo le statistiche, essi sono in grado di controllare o estinguere circa il 96% degli incendi in cui sono installati, riducendo drasticamente il rischio per le persone e il patrimonio.
Tipologie di impianti sprinkler
Gli impianti sprinkler si suddividono in diverse tipologie, ciascuna progettata per rispondere a specifiche esigenze ambientali e di sicurezza:
- Sistemi sprinkler ad umido
Questi sistemi sono i più comuni e affidabili. Le tubazioni sono costantemente riempite d’acqua in pressione, pronta per essere erogata in caso di attivazione. Sono particolarmente indicati per ambienti con temperature costanti superiori a 4°C, in quanto il rischio di congelamento dell’acqua è un fattore critico. - Sistemi sprinkler a secco
Ideali per ambienti freddi, come magazzini refrigerati o spazi non riscaldati, questi sistemi utilizzano aria compressa o gas inerte nelle tubazioni. Quando un erogatore si attiva, la pressione dell’aria diminuisce, aprendo una valvola che consente all’acqua di fluire verso le tubazioni e di raggiungere il punto di erogazione. Sebbene l’intervento sia leggermente ritardato rispetto ai sistemi ad umido, essi garantiscono una protezione affidabile in condizioni climatiche avverse. - Sistemi sprinkler a preazione
Questi sistemi combinano il principio degli sprinkler a secco con un sistema di rilevazione separato, che autorizza il riempimento delle tubazioni prima dell’erogazione dell’acqua. Sono utilizzati in ambienti dove è fondamentale evitare attivazioni accidentali, come musei, biblioteche o centri dati. - Sistemi sprinkler a diluvio
Questi sistemi hanno tutti gli erogatori aperti, senza elementi termosensibili. L’acqua viene distribuita contemporaneamente da tutti gli ugelli quando un sistema di rilevazione separato rileva un incendio e attiva la valvola. Sono utilizzati in aree ad alto rischio, come hangar per aerei o depositi di materiali infiammabili.
La scelta del sistema più adatto deve essere fatta valutando attentamente le condizioni ambientali, le caratteristiche dell’edificio e il livello di rischio presente.
Come funziona un impianto sprinkler
Il principio di funzionamento di un impianto sprinkler è relativamente semplice, ma estremamente efficace. In condizioni normali, gli erogatori rimangono chiusi grazie all’elemento termosensibile, che può essere un bulbo di vetro riempito con un liquido speciale o una lega metallica termosensibile.
Quando la temperatura nell’ambiente supera la soglia critica (tipicamente tra 68°C e 141°C), il bulbo si rompe o la lega si fonde, permettendo all’acqua di essere rilasciata attraverso l’erogatore. L’acqua è distribuita sotto forma di spray, che copre un’area specifica per soffocare l’incendio e impedire la propagazione delle fiamme.
Un aspetto cruciale del funzionamento degli sprinkler è che solo gli erogatori direttamente esposti al calore dell’incendio si attivano. Questo sistema selettivo evita sprechi d’acqua e limita i danni a livello localizzato.
L’intero impianto è progettato per garantire una pressione e un flusso d’acqua adeguati, in base alla dimensione dell’edificio e al livello di rischio. Per ottenere prestazioni ottimali, è essenziale che il sistema sia installato e manutenuto da tecnici specializzati.
Normative e standard di riferimento
L’efficacia e la sicurezza degli impianti sprinkler dipendono dalla conformità alle normative vigenti. In Italia, lo standard di riferimento per la progettazione, installazione e manutenzione di questi sistemi è la UNI EN 12845:2020, che stabilisce i requisiti minimi per garantire la protezione antincendio automatica.
Tra i principali aspetti regolamentati troviamo:
- La classificazione degli edifici in base al rischio incendio (lieve, ordinario, elevato).
- Le specifiche tecniche relative alla pressione e al flusso d’acqua.
- Le modalità di verifica e manutenzione periodica.
In ambito normativo, è fondamentale considerare anche il D.Lgs. 81/2008, che disciplina la sicurezza sul lavoro e impone l’obbligo di adozione di misure adeguate per la prevenzione degli incendi nei luoghi di lavoro.
Inoltre, gli impianti sprinkler devono essere progettati in accordo con le normative locali di prevenzione incendi, emanate dai Vigili del Fuoco, e con standard internazionali come il NFPA 13 (National Fire Protection Association), che offre linee guida avanzate per la protezione antincendio.